La parola “idroponica” definisce una tecnica di coltivazione usata nel giardino idroponico fuori terra in una soluzione a base di acqua e sostanze nutritive. Oggi, in mancanza di spazio o in centro città, questa tecnica ci consente di crescere un orto in casa, in pochissimo spazio e quasi senza manutenzione: tutti i nutrimenti di cui una pianta ha bisogno le vengono trasmessi con luci artificiali e sciolti nell’acqua con cui la si irriga.
La tecnica del giardino idroponico che oggi viene vista come tecnologica e innovativa, quasi futuristica, in realtà pone le sue basi in antichità: si fa risalire addirittura al 2000 a.C. in Egitto! Ma il primo uso vero e proprio di un giardino idroponico, anche se ancora con terra, lo troviamo nei Giardini pensili di Babilonia, dove le piante erano irrorarate continuamente di acqua tramite canaline.
Successivamente troviamo tracce di agricoltura idroponica nelle “chinampas” (zattere galleggianti) delle tribù indigene dell’America del Sud e del Messico, che consentivano alle piante di trarre nutrimento dal fango e dall’acqua di lago. Nel 1699, invece, il naturalista inglese J. Woodward, dimostrò come le piante traessero nutrimento direttamente dall’acqua di fiume. Nel 1860, lo scienziato tedesco Julius Von Sachs trovò la formula di una sostanza nutritiva che poteva essere sciolta in acqua.
Infine, nel 1930, la tecnica venne ufficialmente teorizzata e fondata dal Dr. Gericke.
Con la coltivazione tradizionale riusciamo a malapena a sfamare la popolazione mondiale. Con lo sviluppo di questa tecnologia, che si sta espandendo e innovando per divenire sempre più automatizzata, si potrà incrementare la produzione, consentendo di sostenere la popolazione sempre crescente, anche in luoghi aridi e senza acqua.
I vantaggi sono evidenti: con questo sistema le piante crescono molto più velocemente, sane e più rigogliose che nel sistema tradizionale. Questo perchè le piante coltivate nel terreno devono sviluppare continuamente il loro apparato radicale per raggiungere le sostanze nutritive, invece con la tecnica idroponica ricevono una quantità maggiore di ossigeno che gli consente di assorbire i nutrienti più facilmente.
Inoltre, non bisogna sottovalutare che questa tecnica consente di risparmiare acqua: un serbatoio raccoglie e riutilizza il liquido già usato, riducendone l’uso dell’80%! Questo porta conseguentemente a un minor impatto ambientale, dato anche da un uso limitato di diserbanti e fertilizzanti.
L’idea che vi proponiamo viene dalla Finlandia e si chiama Plantui Smart Garden™. È innovazione, è fenomenale design ed è anche smart! Plantui è decisamente il futuro!
È in grado di crescere contemporaneamente da 3 a 12 piante grazie a un sistema automatico e brevettato che riproduce la fotosintesi, fornendo alle piante la giusta quantità e qualità di luce. L’irrigazione avviene con lo stesso sistema delle serre: l’acqua, piena di nutrienti, passa tra le radici grazie ad una silenziosa pompa da 1 a 7 volte al giorno, in base alla fase di crescita.
Nel giardino idroponico le piante sono coltivate in materiali diversi: argilla espansa, fibra di cocco, perlite, cubetti di lana di roccia… È un substrato inerte, dove acqua e sostanze nutritive si mescolano e si introduce facilmente la capsula contenente le sementi.
Ti manca il pollice verde? Questo è il sistema che fa per te. La tecnologia di Plantui è avanzata e sarà lui stesso a “dirti” quando ha bisogno: una luce blu si accenderà quando è ora di aggiungere acqua.
Tutte le sementi non sono OGM e non sono trattate con sostanze chimiche. Tutte le confezioni includono le capsule con le sementi e un sacchetto con i nutrimenti.
Visita la nostra sezione dedicata a Plantui e scopri tutte le essenze che puoi coltivare a casa tua: fiori edibili, piante aromatiche e piante da orto!
Il Team di Planteon